Ultracorpi. La ricerca utopica di una nuova perfezione
Se lasciati a loro stessi, i corpi si accartocciano, si deformano, si imbruttiscono, ma grazie al lavoro costante alla disciplina, ai sacrifici è possibile modificare il corso «naturale» degli eventi. Questa ricerca di una perfezione utopica e variamente declinata, esasperata per difetto e per eccesso, è alimentata da canoni estetici imposti dal contesto culturale e dalle specifiche discipline – il body building, la danza, la ginnastica – ma spesso si innesta su un disagio del quale anoressia e vigoressia sono sintomi opposti e complementari. Francesca Marzia Esposito costruisce una mappa dell’immaginario legato al corpo e alle sue trasformazioni, appoggiandosi a vicende insieme popolari ed esemplari come quelle di Ronnie Coleman, Arnold Schwarzenegger e Iris Kyle per il body building; Carla Fracci, Rudolf Nureyev e Roberto Bolle per la danza.