Dog soldiers. Ediz. italiana
John Converse, giornalista e drammaturgo californiano, si è reinventato corrispondente estero in Vietnam per scrivere un libro sulla guerra, ma soprattutto per sfuggire al delirio paranoico e all’infelice matrimonio con Marge, bigliettaia in un cinema a luci rosse con un problema di dipendenza. Converse viene accolto da una Saigon che offre ad ogni angolo eroina e prostituzione perché, durante un conflitto sempre più difficile per le forze anticomuniste, «è naturale che la gente voglia sballarsi». Abbandonata l’idea di scrivere, si trova a smerciare eroina dal Vietnam alla California, sperando di passare inosservato sotto gli occhi del governo americano e della sua intelligence. Negli Stati Uniti di Nixon inizia così una fuga in cui la linea di demarcazione tra preda e cacciatore è fluida e impalpabile come quella tracciata tra i due Vietnam. Robert Stone ambienta il suo libro in in una realtà che vede i rapporti di forza prevalere su quelli umani, travolti dal cinismo e dall’esasperazione. È la fine di una generazione la cui parabola, partita durante l’Estate dell’Amore, si infrangerà contro il Watergate svegliando l’America da un sonno forse troppo tranquillo.