Le cronache di Jack West
Ci troviamo a Hopetown nell’anno 1865. Giacomo è un ragazzino di tredici anni di origini italiane. La sua giovane vita viene segnata dalla perdita prima del padre quando lui era piccolo, e poi della madre. Quest’ultima viene barbaramente uccisa durante un attacco alla fattoria dove vivono. Il caso sembrerebbe semplice e facilmente risolvibile visto che a sua madre, come a molte delle altre vittime, viene praticato lo scalpo. Il dito accusatore viene puntato sulla tribù dei Wahpékhute, i nativi americani chiusi nella riserva più vicina. Giacomo, inizialmente si chiude in se stesso e nel suo mondo fatto di cavalli e cavalieri dei libri che adora leggere, in particolare il don Chisciotte di Miguel Cervantes, un romanzo che sua zia gli ha spedito dall’Italia. Sogna come lui di combattere contro i nemici e sconfiggerli e assapora l’idea di diventare uno scrittore. Certo, lui è solo un ragazzino di tredici anni, chi lo ascolterebbe? È a questo punto che decide di utilizzare uno pseudonimo: Jack West scrittore rampante di venticinque anni che raccoglie l’interesse di un editore di Boston che inizia a pubblicare i suoi articoli.
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