Volevamo salvarci
«?"Non riesco a ricordare altro che il sentirsi vicini." Nella nostra frettolosa contemporaneità, dominata dalla tecnica e dalle logiche di guadagno, l'uomo si ritrova in una solitudine e in un'incomunicabilità sempre più opprimenti. Petr Hruska, poeta dell'inquietudine, degli oggetti di tutti giorni e della sporca realtà urbana, attraverso scene di vita quotidiana e di viaggio ci porta alla ricerca di un luogo d'incontro con noi stessi e soprattutto con l'altro, per riscoprire lo stupore di stare al mondo.» (Elisa Bin)