Filippo Turati e il socialismo italiano
«Filippo Turati muore a Parigi il 29 marzo 1932. Pochi mesi dopo - nel giugno - Carlo Rosselli dedica al leader socialista un lungo saggio, Filippo Turati e il socialismo italiano, che apre il fascicolo n. 3 dei "Quaderni di Giustizia e Libertà". [...] Dalla morte di Turati e dalla pubblicazione del saggio di Rosselli sono passati novant'anni. La sua riproposizione non può considerarsi solo alla stregua di un omaggio rituale alla cultura delle ricorrenze, poiché esso rappresenta qualcosa di più sia in merito alla vicenda storica del socialismo italiano che alla concezione storico-politica di Rosselli; alla sua visione socialista e, più in generale, ai motivi per i quali, dopo la fuga da Lipari ove scrive Socialismo liberale, arrivato a Parigi, nell'estate del 1929 fonda "Giustizia e Libertà" [...] facendo del nuovo movimento non solo un soggetto centrale nella lotta al fascismo, ma del rinnovamento del socialismo italiano e pure della democrazia italiana» (Dalla Presentazione di Paolo Bagnoli).
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