Femminota
«Le Femminote dello Stretto di Messina, descritte da Stefano D’Arrigo in "Horcynus Orca", erano donne di commerci e di sale. Contrabbandiere per necessità, nascondevano il prezioso minerale nella doppia fodera dei loro vestiti. Nel coraggio, nei corpi forti e ben fatti, nel senso di libertà, nella fatica di queste donne ho ritrovato mia madre. Lei aveva le gambe possenti delle donne dipinte da Tamara De Lempicka. Alta di statura, con mani grandi come ventagli, capaci di uccidere un uomo solo stringendolo alla gola. Era così. Ed era mia madre. Accanto al suo corpo apparivo e mi sentivo una virgola di femmina troppo simile alla normalità di mio padre. Lui, pur alto, era un uomo delicato».