Per una critica della realtà-virtuale e dell'intelligenza-artificiale e una teoria sulla formazione linguistica dell'ossimoro
L'analisi sviluppata nel libro, partendo dall'apparente ovvietà degli ossimori esaminati, cerca di evidenziare le contraddizioni di natura linguistica, economica, politica e sociale, che si legano alle ipotesi di realtà-virtuale e intelligenza-artificiale. I numerosi paralleli possibili con altri più illustri fenomeni di carattere religioso (madonna vergine-madre), rendono evidente come le strutture egemoni operanti nella società, tendano ad utilizzare termini ossimorici, ogni qual volta intendano affermare un mito di fondazione e nuove categorie di potere. Per questa via, l'autore interpreta le ipotesi tecnologiche indicate come realtà-virtuale e intelligenza-artificiale, come il tentativo di elevare definitivamente la tecnologia e insieme ad essa una servile idea di scienza, a nuova religione. Svelando le aporie legate all'uso e abuso dei due termini, l'autore propone una teoria del tutto nuova sulla dinamica di formazione dell'ossimoro in un contesto linguistico.
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