Global Health
Il tema della salute globale forma da lungo tempo oggetto di studio in Italia e all'estero. Mentre per quanto riguarda la situazione internazionale i riferimenti bibliografici sono noti, per quanto concerne lo studio della salute globale nel nostro paese gioverà ricordare che per circa tre lustri è esistito, con sede a Bologna, l'OISG - Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, che ha pubblicato con cadenza periodica un importante rapporto. Non più attivo da qualche tempo, l'OISG ha però trasmesso un lascito intellettuale: la RIISG-Rete Italiana per l'Insegnamento della Salute Globale, che come si apprende dal sito internet è un "network nazionale che comprende istituzioni accademiche, società scientifiche, organizzazioni non governative, associazioni, gruppi e singoli individui impegnati nella formazione in Salute Globale, sia a livello universitario che di società civile". A proposito del tema della global health, dev'essere segnalato un rinnovarsi dell'interesse in ambito accademico. Un esempio illuminante in questo senso la rivista di recente comparizione UniCamillus Global Health Journal, con marcate caratteristiche d'internazionalità e poliedricità professionale. Parlare di sanità globale significa, come è stato detto, gettare uno sguardo ampio e soprattutto non limitato al concetto di salute, ma al contempo giuridico, sociologico, e certamente filosofico. Il diritto fissa attraverso la norma i confini insuperabili del comportamento umano. Ma il modo giuridico di guardare alla vita, alla società, ai gruppi, alle relazioni, offre una visione solo parzialmente soddisfacente. Ogni crimine contro gli anziani, contro le donne, contro i bambini, contro un'etnia, contro le minoranze LGBTQI+ decreta la versatilità della vexata quaestio che cessa d'essere giuridica tout-court, per diventare filosofica, sociologica, antropologica1 : come ha sempre sostenuto con vigore la giudice della Corte Suprema americana Ruth Bader Ginsburg, un esempio di giurista capace di coniugare i suoi sentimenti di donna con la propria appartenenza al mondo del diritto. Un giudice capace di difendere i diritti di tutte le donne e di tutte le minoranze con il suo valore intellettuale e le sue conoscenze giuridicointerpretative, oltreché con la propria visione filosofica. Il volume che qui viene presentato s'inserisce nel solco di una vasta letteratura straniera e italiana nel settore. L'elemento di novità è descritto da una rappresentazione multiprospettica, che consente di inquadrare la global health con una pluralità di fuochi invece che da un'unica angolatura come d'uso. Il libro intende riferirsi a una molteplicità di possibili lettori: gli studenti, e il mondo accademico in genere; coloro che, per necessità d'informazione o d'approfondimento, necessitano di testi di riferimento; quelli che devono sostenere un esame o un colloquio istituzionale nel settore della global health. Prefazione di Marco Diani. Postfazione di Liborio Stuppìa.
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