La scelta dei compagni
Prefazione di Francesco De Core Con una lucidità ben rara tra i suoi contemporanei, quella che seppero dimostrare solo certi sociologi – e “più che sociologi” - francofortesi o statunitensi, e certi teologi (Bonhoeffer) e certi narratori (Brancati), Ignazio Silone punta il dito sulla piaga parlando del “nichilismo di massa” come del nuovo, immane pericolo: l’accettazione del mondo come viene, vivendolo alla giornata, senza interrogarsi su quanto ha alle spalle e quanto ha davanti, e su dove ci sta portando. E se oggi questo testo straordinario ha tanto da insegnarci è proprio sul nostro presente, sulla nostra accettazione della società così come il potere e il capitale (e i politici e intellettuali al suo servizio, anche tanti che si dicono “di sinistra”) predispongono per noi. Altrettanto significativa è la proposta positiva di Silone, l’invito all’azione avendo scelto “i compagni” giusti per i quali e con i quali lottare sognando un mondo migliore, operando per la sua realizzazione.