Le nostre perdute foreste
Il libro racconta il viaggio inaudito e sconvolgente di una donna che ha perso l’amato poco dopo averlo incontrato. La sua vicenda si intreccia all’esperienza altrettanto sconvolgente del confinamento, il lutto intimo, personale, diventa allora esperienza universale. Attraverso un linguaggio sobrio e poetico, l’autrice cerca di ricucire lo strappo aggrappandosi alla bellezza delle piccole cose, scoprendo che la vita rinasce in luoghi e modi inaspettati, scopre che qualsiasi tragedia, se trova le parole per essere raccontata, può diventare un’opera, un oggetto vivo che si può condividere, rompendo la solitudine. È forse questo il senso ultimo della letteratura.