La casa dei notabili
La casa dei notabili racconta una vicenda importante ma mai raccontata della storia contemporanea della Tunisia. Il suo eroe è una figura storica, il riformatore Tahir al-Haddad. Sebbene le fonti non menzionino nulla sui suoi rapporti con le donne, ad eccezione della sua disperata difesa nei loro confronti, l’autrice aggiunge una storia d’amore immaginaria con una donna di nome Leila Zubaidaalla sua biografia. Il romanzo dà risalto alle voci delle narratrici come custodi della memoria, che mettono in discussione una versione distorta e patriarcale della storia. La casa dei notabili è un avvincente romanzo raccontato in prima persona da diversi personaggi. Il punto focale del romanzo è la cosiddetta “notte sventurata”, cioè una notte di dicembre del 1935 durante la quale nella ricca famiglia Al-Nefer scoppia uno scandalo quando Mohsen scopre un misterioso biglietto inviato alla moglie Zubaida al-Risa’ da Tahir al- Haddad (studioso e riformatore tunisino realmente esistito), idealista di umili origini che si è battuto per la liberazione delle donne tunisine tramite l’istruzione ed è morto in disgrazia il giorno prima dell’arrivo di questo biglietto. A questa vicenda principale si intrecciano le vicissitudini e i segreti delle famiglie al-Nefer e al-Risa’, raccontate dai diversi punti di vista dei membri delle due famiglie, a cui ognuno aggiunge i propri segreti e i propri sentimenti. E così la storia procede per ognuno dei narratori principali e secondari, in un caleidoscopio di racconti e di vicende che appassiona il lettore fin dalla prima pagina, ma rivela i suoi segreti soltanto nell’ultima.