Il libro della forma e del vuoto
Un anno dopo la morte del padre clarinettista jazz, il tredicenne Benny Oh inizia a sentire delle voci. Le voci appartengono alle cose intorno a lui – una scarpa, una decorazione natalizia rotta, una foglia di lattuga avvizzita. Anche se Benny non capisce esattamente che cosa dicano, riesce a percepire le loro emozioni: alcune sono piacevoli, un cinguettio o un gentile mormorio, altre sono malvagie, arrabbiate e piene di dolore. Quando l'ossessione per l'accumulo di sua madre inizia a peggiorare, le voci si fanno sempre più insistenti. In un primo momento Benny prova a ignorarle, ma presto lo seguono fuori casa, per strada e a scuola, spingendolo infine a cercare rifugio nel silenzio della grande Biblioteca Pubblica, dove gli oggetti sono beneducati e sanno parlare a bassa voce. Lì Benny scopre un mondo strano, completamente nuovo, in cui le cose "accadono". Si innamora di un'irresistibile artista di strada, con il suo spocchioso furetto, che usa la biblioteca come spazio performativo. Incontra un filosofo-poeta senzatetto che lo incoraggia a farsi domande importanti e a trovare la propria voce in mezzo a tutte le altre. E incontra il suo vero e unico Libro – un oggetto parlante – che racconta la vita di Benny e gli insegna ad ascoltare le cose che contano davvero. Il libro della forma e del vuoto unisce personaggi indimenticabili, una trama appassionante e un coinvolgimento profondo con la realtà nella sua interezza – dal jazz al cambiamento climatico, al nostro attaccamento alle cose materiali. Questa è Ruth Ozeki: audace, incredibilmente umana e mozzafiato.