Zona
Un affresco omerico in cui si mescolano carnefici e vittime, eroi e perfetti sconosciuti, deportati o vittime di genocidio, mercenari e testimoni, pittori e letterati, evangelisti e martiri...Se un’immagine dovesse rappresentare la violenza di un intero secolo, l’ultimo trascorso, sarebbe probabilmente un convoglio, un trasporto di armi, truppe, uomini in cammino verso un’opera di morte.In una notte decisiva, un viaggiatore carico di segreti prende il treno da Milano a Roma, armato di un prezioso viatico che deve vendere l’indomani a un rappresentante del Vaticano per poi – se tutto va bene – cambiare vita. Quindici anni di attività come agente dei servizi segreti nella sua Zona (prima l’Algeria poi, gradualmente, tutto il Medio Oriente) hanno consegnato a Francis Servain Mirkovič i nomi e la memoria di tutti gli attori nell’ombra (agitatori e terroristi, mercanti d’armi e trafficanti, committenti o intermediari, cervelli ed esecutori, criminali di guerra in fuga...). Ma lui stesso ha fatto la sua parte nella carneficina quando la guerra in Croazia e Bosnia lo ha catapultato nel ciclo inebriante della violenza. Viaggio, reminiscenze, manovre, andirivieni negli arcani dell’ira degli dèi. Zeus, Atena dagli occhi glauchi e il furioso Ares guidano i ricordi del passeggero della notte. Il treno parte e, con esso, inizia un’immensa frase iterativa, circolatoria e archeologica, che esplora lo spazio-tempo per portare alla luce le tessere di tutte le guerre del Mediterraneo.