Perdersi è il meglio che possa accadere
Antoine è un quarantenne con due sole, grandi passioni: il tennis e le macchine sportive. Per il resto, la sua esistenza è un vivacchiare tranquillo... «Lo sceneggiatore e la giovane attrice. Potrebbe essere il più classico dei cliché invece niente è come sembra in questa originale storia d'amore on the road che, attraverso una Francia di provincia popolata da bizzarri personaggi, da Parigi ci porta in Costa Azzurra e poi a Bordeaux, sino ai piedi dei Pirenei, a bordo di una Jaguar. Alla sua seconda prova, Alain Gillot racconta ancora una volta la storia, universale, di un nuovo inizio» – Robinson Lavorare il giusto per potersi concedere le meritate ricompense con un volante o una racchetta tra le mani, portare avanti senza grandi ambizioni una relazione amorosa tutt’altro che scoppiettante, mantenersi a debita distanza di sicurezza da qualunque eccesso emotivo. Persino il suo lavoro di script doctor, ovvero di esperto che in caso di problemi di budget durante le riprese apporta tagli e modifiche a una sceneggiatura, non gli suscita particolari emozioni: semplicemente, Antoine si è scoperto bravo nel farlo e lo fa, ma senza lasciarsi coinvolgere più del dovuto né prendendosi troppo sul serio. Il regolatissimo tran tran di cui il protagonista ha fatto quasi una ragione di vita viene sconvolto il giorno in cui, chiamato a salvare le riprese di un film, Antoine taglia inconsapevolmente la parte di Emma, giovane attrice emergente dal carattere impetuoso e appassionato, che non ci pensa due volte a “ringraziarlo” assestandogli un sonoro ceffone nel bel mezzo di una partita a tennis. Mosso dai sensi di colpa, o forse da un interesse sentimentale che non ha il coraggio di confessarsi, Antoine cerca di capire allora cosa possa aver scatenato tanta furia in Emma, e a mo’ di risarcimento si offre di riaccompagnarla in auto a Bordeaux. Quel che dovrebbe essere un semplice passaggio si trasforma in un’immersione totale nella vita di una famiglia che definire particolare è un eufemismo: un fratello con problemi di droga e poco incline a disintossicarsi, una madre persa nei ricordi del proprio - idealizzato - passato dopo il suicidio del marito, una figlia, Emma, che faticosamente insegue la propria strada cercando di mantenere i fragili equilibri del suo mondo. Un mondo esattamente agli antipodi di quello di Antoine, che tuttavia lo affascina, lo rapisce, lo induce a riflettere su se stesso e la propria storia, fino a perdere tutte le proprie certezze per ritrovarsi come uomo nuovo.
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