Alias
Alias, che di nome fa Blaise, orfano a carico di una ricca zia eccentrica, lascia a sedici anni il collegio per andare a stare a Parigi presso Monsieur Adelair, un omosessuale che vive di piccoli traffici. Appena giunto in città perderà la sua verginità intellettuale nel salotto di Mme Charpon - malinconico ritrovo di intellettuali e artisti in cerca di celebrità - e quella fisica fra le braccia di una donna sensuale e disinibita incontrata a casa di Adelair. Questo non è che l'inizio di una sarabanda di vicende che lo vedranno entrare in seminario, lasciare la tonaca per il costume da bagno durante un'allegra vacanza nel Midi, ritirarsi in un monastero e lì conoscere un amico di Picasso, Braque e Max Jacob, molto credente e molto omosessuale, che lo prenderà sotto la sua ala. Più ancora però delle vicende narrate, anche in questo libro di Sachs conta il suo sguardo disincantato, quel modo di osservare chi lo circonda a un tempo crudele e molto umano, come se facesse l'inventario delle miserie del mondo, sapendo di farne parte a pieno titolo.