La nostra rabbia
Una Harley Davidson nuova di zecca arriva rombando nella sperduta cittadina di Durrongo, all'estremità orientale dell'Australia. In sella c'è Kerry Salter, venuta a dare l'ultimo saluto a suo Nonno. Kerry vive a Brisbane, dove la sua ragazza è appena finita in carcere per furto - del resto lei stessa quella Harley l'ha rubata -, e non torna spesso a casa: i rapporti con la sua famiglia sono complicati, soprattutto con il rozzo e violento fratello Ken e la madre Mary la Bella, che non si è mai ripresa da quando la figlia maggiore, vent'anni prima, se ne è andata facendo perdere le sue tracce. Se Donny, il figlio adolescente di Ken, è un'ulteriore fonte di preoccupazione, per fortuna a dare manforte a Kerry arriva l'altro fratello, Black Superman, che vive a Sydney insieme al suo compagno. La famiglia è proprio questo, darsi una mano nel momento del bisogno, ma non è facile essere aborigeni in un'Australia sempre più bianca e urbanizzata: a complicare le cose spunta Jim Buckley, il sindaco della città, che intende deturpare l'ansa del fiume di Nonna Ava costruendoci una prigione. Sarà di fronte a questa minaccia che i Salter si ritroveranno uniti, decisi a non sottostare all'ennesima oppressione. "La nostra rabbia" è un romanzo che parla di odio e d'amore, di repressione e di ribellione, accompagnandoci, con un pizzico di realismo magico, alla scoperta di un angolo di mondo ben poco esplorato dalla letteratura. La violenza vibra nell'aria di Durrongo, scorre nelle vene di tutti gli aborigeni costretti da secoli a convivere con i propri colonizzatori, ma Kerry scoprirà ben presto che il nemico non è l'uomo bianco, bensì chiunque non rispetti la terra dei suoi antenati.