La poesia è potente soprattutto quando la si nega

La poesia è potente soprattutto quando la si nega

"Se fossi un albero, senza dubbio sarei l'ulivo secolare che sta all'angolo della prima curva a sinistra della mia casa d'origine, in Puglia: a quello svincolo la memoria inflessibile cede uno dei primi ricordi di me, cinquenne, in giardino, che filosofeggio con foglie ed insetti. Penso sia avvenuta propria lì la scoperta, straordinaria e pericolosa, dell'uso delle parole. Il libro raccoglie sessantasei istantanee che marcano prepotentemente sull'andirivieni tra infanzia e adultità ed è dedicato a chi, in un mo(n)do o nell'altro, si sente sempre scomodo nelle vicinanze affettive. Anche quando sepolta, mistificata, negata la poesia si svela atto riparativo verso ogni orrore e ogni ferocia come una carezza inaspettatamente ricevuta."
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