Poesie per chi cerca casa
Perché è stato scritto questo libro? Per riuscire a tradurre in parole quella strana sensazione che si prova quando si ritorna periodicamente nel proprio paese. Ogni volta qualcosa è cambiato. Ma non sai bene se dentro o fuori. Ogni volta senti un senso di estraneità che si approfondisce, un divario che si accresce. Il fluire delle generazioni, le facciate delle case, lo sfilacciamento di qualcosa. Ma questo mondo perduto, questo "regno defraudato", vive ancora in mai sopite connessioni sinaptiche, vive negli odori, in certi sapori, nelle visioni pomeridiane durante la pausa caffè o quando la notte nel buio non riesci a prendere sonno per i troppi caffè. Il mondo riemerge anche se sei lontano in un altro emisfero, a fare a pugni con la vita, solo da fare schifo, ed è il tuo retroterra, l'impasto madre, l'unico nido ancora possibile in cui rifugiarsi dal caos del progresso e della storia.