Racconti napoletani
Don Vittorio Soracece, rinomato barbiere della Napoli bene degli anni '30, ridotto a lavorare come dipendente dagli stravolgimenti della guerra, preferisce salvare la propria dignità che il proprio posto di lavoro davanti ad un ricco e volgare imprenditore di successo nella città del dopoguerra. Un anziano, ma giovanile professore in pensione è costretto a rinunciare ai propri capelli ancora neri, per lui motivo di orgoglio, ma per gli altri di insinuazioni calunniose. Un militare triestino, di passaggio a Napoli alla fine della guerra, trova nel suono di un violoncello, udito mentre passeggia per le vie della città, devastata dalle bombe, motivo di conforto e di speranza nel futuro. Un automobilista cerca di evitare di rimanere intrappolato nel traffico dell'esodo estivo seguendo gli appelli dei telegiornali all'intelligenza. Quattro studenti di conservatorio condividono l'alloggio presso una nobildonna in difficoltà finanziarie in un palazzo del centro antico di Napoli, stringendo, attraverso comuni esperienze musicali e di vita, sullo sfondo dei vicoli partenopei, una amicizia che durerà al di là delle contingenze della vita.