Madonne con la Polaroid
Diario intimo, a metà tra poesia e prosa, di un viaggio per strade interne ed esterne, interiori ed esteriori, pensato e scritto nello spazio temporale che ha accomunato l'umanità intera, quello della pandemia. È, anche, un affondo nella dimensione della scrittura che ora porta in superficie ora trascina negli abissi, come è tipico della parola istintiva, non misurata, libera. Il suo stile "on the road", lontano da qualsivoglia forma poetica riconosciuta, si traduce in un percorso a zig-zag fatto di istantanee verbali, di situazioni e di storie, verosimili o vere, vissute o vivibili. Poesia e prosa confluiscono in due sezioni disgiunte eppure strettamente concatenate: lato A e lato B.
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