La parola, il potere, la reclusione, la beffa. Quattro studi su Dante, Boccaccio, Manetti, Lorenzino de' Medici

La parola, il potere, la reclusione, la beffa. Quattro studi su Dante, Boccaccio, Manetti, Lorenzino de' Medici

Il volume contiene quattro studi dedicati ad autori diversi nel tempo (vissuti fra il Due e il Cinquecento) ma non nella provenienza (sono tutti di origine fiorentina), a generi letterari diversi, a codici comunicativi diversi; ma le opere studiate hanno in comune un'analisi raffinata dei meccanismi che regolano i rapporti di potere tra gli individui. Tali rapporti sono analizzati sia nell'ambito del microcosmo familiare (tanto in un capolavoro conclamato, come il Decameron, quanto in un'opera apparentemente "minore", come l'Aridosia) sia nell'ambito delle relazioni interpersonali in genere: che si tratti del rapporto tra l'Ulisse dantesco e i suoi marinai nel celeberrimo canto XXVI dell'Inferno o che si tratti del rapporto assai ambivalente che s'instaura tra beffatore e beffato in un testo splendido come "La novella del Grasso legnaiuolo". Le varie forme del controllo, della persecuzione, della restrizione della libertà hanno dato luogo a forme di ribellione o resilienza che l'autore ha studiato fondandosi sulla "interrogation du texte", convinto com'è che soltanto ascoltando le domande che il testo pone si possano trovare risposte adeguate: che, peraltro, vivono già nel testo e che l'interprete è chiamato soltanto a riportare, con pazienza, in superficie.
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