Quattordici giorni
New York, 2020: appena stabilita nel palazzo come portinaia, Yessie, una giovane donna figlia di emigrati rumeni, trova nel suo appartamento la Bibbia del Fernsby, una specie di diario del precedente custode dove sono annotati i nomi di tutti gli inquilini, informazioni sulla loro vita e sul loro carattere. Alla fine, alcune pagine bianche sono a disposizione «per il prossimo amministratore». I condomini si riuniscono tutte le sere, verso il crepuscolo, sul terrazzo, per scambiarsi due parole prima di andare a dormire. Ben presto, queste serate si trasformano in vere e proprie sessioni di racconti: ognuno, a turno, prende la parola e narra una storia, reale o di invenzione. Yessie decide così di registrare segretamente per quattordici giorni i racconti di ogni inquilino, per poi trascrivere tutto sul suo quaderno. Le serate passano in un crescendo di tensione, finché un'ultima sanguinosa storia di vendetta non chiarirà inaspettatamente tutti i dettagli rimasti in sospeso sulla misteriosa custode. Con la maestria dei grandi narratori, Margaret Atwood e Douglas Preston tessono una trama composta dai contributi dei migliori autori contemporanei, a ognuno dei quali è affidata la scrittura della storia di un inquilino del palazzo.