Gesù predicava ai bradipi. Le parabole per destare alla vita
In queste pagine, don Paolo Alliata dipinge un Gesù in movimento, un Gesù umano fino in fondo che ci invita a prenderci il tempo che ci vuole per scendere alle radici della meraviglia, a quell'incontro – urgente e decisivo – con Dio al fondo di noi stessi che spalanca i confini e libera la festa.Spesso abitiamo la vita con la vaga indifferenza del bradipo: guardiamo ma non vediamo, sentiamo ma non ascoltiamo, ci arrabattiamo in superficie senza comprendere quello che ci accade. Ai discepoli che gli chiedono perché racconti storie, il carpentiere di Nazareth risponde che è un modo per svegliare chi dorme, per fermare chi corre, per riaccendere lo sguardo allo stupore. Per lui la parabola è una terapia: come gli artisti e i poeti, gioca con le parole per sollevare la nebbia che ci avvolge e portarci in un altrove denso di promessa, dove la fretta lascia il passo alla fiducia e sprigiona l'immaginazione. In queste pagine, don Paolo Alliata dipinge un Gesù in movimento, impegnato a maturare nelle piccole cose come il lievito nella pasta, il seme nella terra. Un Gesù umano fino in fondo che, dando voce al buon pastore e al buon samaritano, al giudice iniquo e al servo spietato, al fariseo, al mendicante, alla donna in cerca della moneta, ci invita a prenderci il tempo che ci vuole per scendere alle radici della meraviglia, a quell'incontro – urgente e decisivo – con Dio al fondo di noi stessi che spalanca i confini e libera la festa.