Thoreau. Vivere una vita filosofica
Criticare l'utilità mercantile, che sembra rimasto l'unico valore universale e disobbedire all'autorità che ci vorrebbe complici di violazioni alla dignità degli uomini. Ecco i due grandi insegnamenti di un grand'uomo, di cui questo libro racconta la vita filosofica. «Il breve saggio che Michel Onfray dedica a Henry David Thoreau, non è un invito ad aspirare a una vita autenticamente filosofica; nelle contigenti morali e politiche dell'Europa di oggi diventa una legittimazione della ribellione contro il pensiero unico neoliberale» - Francesca Bolino, Robinson "Il bambino fornisce la trama all'adulto e Thoreau passa la propria vita a cercare di non tagliare i ponti con la propria infanzia. Il suo ideale è la libertà del bambino: costruire capanne, pescare negli stagni, risalire i fiumi in barca, camminare nei boschi, guardare il mondo tra le proprie gambe, arrampicarsi sugli alberi, fare il bagno nelle acque del lago Walden in qualsiasi stagione. Niente dà più gioia all'adulto che è diventato". È ancora possibile distinguersi dai più e plasmare la propria vita secondo le proprie convinzioni? Si possono ignorare vie precostituite, norme sociali e religiose, giudizio degli altri, per costruire la propria esistenza in accordo con le proprie e più intime esigenze? Con i propri ideali? La risposta di Michel Onfray è in questo breve e felice libro, in cui ci presenta – e ci indica come modello – la vita e le opere di Henry David Thoreau, ecologista "ante litteram", apostolo della disobbedienza civile che avrà per continuatori Tolstoj, Gandhi, Martin Luther King, e soprattutto autore del celeberrimo «Walden. La vita nei boschi». La vita dello scrittore americano, percorsa istintivamente e intimamente dal desiderio di ritrovare una «relazione originale con l'universo», di eliminare tutto il superfluo dall'esistenza – all'insegna di un individualismo del tutto opposto all'egoismo cui viene comunemente equiparato – diviene così ispirazione esistenziale ma anche politica; in Thoreau il pensiero diventò azione e creò le condizioni di una vita autenticamente filosofica. Se i grandi uomini e le personalità eccezionali sembrano essere davvero passati di moda in un'epoca di solitarie folle livorose, Onfray ci ricorda che è proprio la loro perenne inattualità a costituirne la forza, e soprattutto il valore di esempio duraturo.