Per quattro regni (almeno)

Per quattro regni (almeno)

Le poesie di questa raccolta sono state scritte, a eccezione di "Giglio groviglio", "Volano le lenzuola" e "Giorni" (precedentemente composte) tra il 2013 e il 2018. Periodo denso di accadimenti personali ma non solo, collocabili soprattutto all'interno dei quattro regni qui citati: regno dei corpi, della musica, della natura, del tempo. I primi tre regni sono legati ai sensi, al sentimento; quello del tempo alla ragione, giacché il tempo misura e pone un limite all'esistenza. Il linguaggio di questi quattro regni dev'essere apparso all'autrice limpido, mentre si apprestava a tradurlo in parole, quasi avesse avuto in dono una sorta di "luccicanza", per dirla alla Kubrick. Istantanee, fermo immagine che a sorpresa riescono a rivelare dettagli solitamente inosservati. Gli acquerelli, così come le parole, rappresentano un'ulteriore, preziosa risorsa, un medicamento a cui può attingere chiunque si accosti alla pittura e alla poesia.
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