I superbi. Una donna fra amori e vendette
Piacenza, settembre 1545. La città accoglie il suo primo duca Pier Luigi Farnese, che semina da subito malcontento nella classe dirigente per la sua volontà di recidere i fi li col passato, nonostante i consigli alla prudenza di suo padre Alessandro, eletto papa con il nome di Paolo III. Spinto dall’ambizione di voler estendere il suo ducato, Pier Luigi si inimica anche l’imperatore Carlo V che sostiene una congiura di nobili locali volta a destituirlo con l’uso della forza. Anche il conte Gianluigi Confalonieri viene chiamato a partecipare al complotto, ma la moglie Elisabetta cerca di farlo desistere: infrangere il giuramento di fedeltà al duca sarebbe un atto di lesa maestà, punibile con la damnatio memoriae. Gianluigi, nonostante gli avvertimenti della moglie, si farà coinvolgere in un intrigo più grande di lui e molto pericoloso: ad andarci di mezzo sarà anche la felicità di Ortensia, la fi glia tanto amata. Elisabetta, suo malgrado, si troverà a prendere le redini della famiglia per evitare che cadano tutti nel baratro. Basato su fatti storici e personaggi realmente esistiti, il romanzo è ambientato in un Rinascimento nepotista, spietato, sanguinario, combattuto solo dalla forza dei sentimenti di donne come Elisabetta. Così la descrive l’umanista e biografo Lodovico Domenichi nel suo saggio La nobiltà delle donne del 1552: «Mostra una certa schiettezza e generosità in tutti i suoi costumi, con cui le cose noiose e avverse pazientemente sopporta; e ritrovandosi in altezza e felicità non è punto sopra l’humana misura levata…».