Il potere dei morti
Il potere dei morti è immenso, va molto oltre ciò che noi possiamo lontanamente immaginare. L'autore Giulio Caporaso, nel riportare i suoi lunghi dialoghi con Mogol, che ha prescelto il titolo del volume illuminando tutta l'opera, ne offre prove sostanziali, fino ad approdare nei territori della fisica quantistica, ma anche della cronaca, dell'arte e della letteratura. Tenetevi forte per affrontare questo viaggio, perché ne incontrerete delle belle. Per cominciare, la storia vera della canzone L'Arcobaleno, come potevano raccontarla solo Caporaso e Mogol che l'hanno effettivamente vissuta. Apre con questo incipit il libro che poi ci conduce nel mondo spirituale del grande compositore, con racconti inediti del suo rapporto con Lucio Battisti e particolari mai raccontati di altre, immaginifiche visioni. Da qui si prosegue esplorando i meandri dello spirito e della coscienza, lungo quel percorso comune che, fin dal 1998, lega l'esperienza di vita dell'autore a quella di Mogol, per arrivare infine alle radici bibliche del Cristianesimo, alle rivelazioni del Libro tibetano dei morti, alle prodigiose resurrezioni operate da San Francesco e tanto altro che, sempre supportato dal rigore delle fonti, lascerà sbalordito il lettore. Su tutto campeggia l'invito di fondo che percorre il libro: quell'appello per una preghiera universale nel segno della pace che Lucio Battisti ha rivolto all'umanità la notte dell'8 dicembre 2020, col mondo sconvolto dalla pandemia, attraverso Giulio Caporaso. Ventidue anni dopo aver ispirato Mogol, nello stesso modo, a scrivere i versi dell'Arcobaleno.