Avvisaglie d'infinito
Frankie è un uomo come tanti, ma non conosce il tempo. Non ne rispetta la partitura, lo scandire delle ore, vive alla sua rincorsa. Come tanti, trascina nelle sue giornate molti dubbi ed emozioni in sordina, che hanno la capacità di erompere d'improvviso e travolgerlo, spesso ferendolo. Frankie, come molti, è un uomo non risolto: nel rapporto con i genitori, con l'amore, con le aspirazioni che ognuno ha per sé. Frankie è un nome casuale per una storia umana universale. La narrazione lo sorprende in un momento sospeso, dove ogni cosa con fatica ritrova la sua prospettiva: il raccontarsi diventa liberazione e possibilità di affermare ciò che non ci ha soddisfatti, che ci ha delusi e che ha in qualche modo condizionato il nostro vivere e le scelte fatte. Non si tratta, però, di un monologo, ma di un incontro con qualcos'altro che alberga in noi, angelo o coscienza poco importa: è il dualismo fra spirito e quotidiano che ci spinge a vedere, fra le nostre mille contraddizioni, il percorso della nostra esistenza. Non dà soluzioni, non indottrina risposte, ma riesce a formulare chiaramente tutte le domande. Introduzione di Giuseppe Muscardini.