Cosa voleva dirci Maurizio Garuti con questo Fuga in campagna? Forse che l’abbaglio è non solo geografico ma anche semantico e che l’idealizzazione che diventa fuga non può che portare al disastro. Più che i vari personaggi, a volte archetipi e a volte quasi caricaturali, qui a scontrarsi sono proprio la realtà e la visione distorta e illusoria che di essa accade di averne. Non esiste la campagna come luogo al riparo, non esiste la città come detentrice di tutti i mali e non esiste la possibilità di cambiamento...
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