Gli imperativi dell'Ospite
Quale migliore occasione, se non quella di votarsi alla ristrutturazione della villa di famiglia, per rintanarsi lontano dagli occhi del mondo? E in più, se il negozio di ferramenta dista solo una manciata di minuti a piedi, il regime di perfetta ed efficiente solitudine sembra essere servito. Ma allora chi è che suona nella stanza chiusa a chiave al primo piano, o lascia in giro i giocattoli di quando era piccola come se conoscesse così bene la sua storia e quella sua famiglia? Tra quelle mura dismesse un Ospite sconosciuto e invadente sembra non avere alcuna intenzione di lasciare che lei passi una mano di vernice, né sul patio né sul suo più recente passato. Eppure, forse esiste un messaggio più profondo: un dialogo che può partire da una bussata segreta in tre colpi di nocca.
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