Donna delle pulizie. Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre
Un memoir su cosa significhi oggi vivere da poveri nel paese più ricco del mondo, gli Stati Uniti. «Mia figlia ha imparato a camminare in un rifugio per senzatetto.» Così inizia questo memoir su cosa significhi essere poveri oggi in America. «Dieci anni fa scappai da una relazione abusiva e mi trasferii con Mia, all'epoca una bimba di nove mesi, in un rifugio per senzatetto. Avevo 200 dollari in tasca e circa la stessa cifra in buoni spesa, e una famiglia che non poteva aiutarmi. Non solo, ero nel mezzo di una causa feroce per la custodia di mia figlia. Alla fine trovai lavoro come donna delle pulizie. Ho lavorato da malata e ho portato mia figlia ammalata all'asilo, anche quando avrei dovuto tenerla a casa. Non c'era malattia retribuita, non c'erano vacanze pagate, nessuna prospettiva di aumenti, e tuttavia ogni giorno imploravo che mi facessero lavorare. L'efficienza dell'automobile era vitale, anche una gomma bucata poteva distruggerci, e rimandarci barcollando di nuovo ai rifugio per senzatetto. Vivevamo, sopravvivevamo, in questo precario stato di non equilibrio. Questa è stata la mia esistenza nascosta mentre pulivo quella degli altri perché la loro apparisse perfetta.»