Voltarsi sempre indietro per costruire il futuro. La guerra e la Resistenza a Penne, Medaglia d'argento al Merito Civile
Lo scopo di questa pubblicazione è quello di offrire un ulteriore contributo alla conoscenza degli eventi che si sono verificati nella città di Penne nel biennio 1943-1944, con particolare riferimento all'episodio della barbara uccisione di quattro contadini di Roccafinadamo, avvenuta il 9 giugno del 1944, per mano dei fascisti repubblichini. Abbiamo cercato di raccogliere testimonianze significative su quei due anni di guerra e di sofferenze, un periodo tragico che ha segnato il popolo pennese, e per il quale alla città è stata conferita la Medaglia d'argento al Merito Civile nel 2006 dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un riconoscimento voluto con ostinata e attiva determinazione, tra gli altri, da Tito Viola, innanzitutto nella sua qualità di presidente del Consiglio Comunale della città vestina in quegli anni. È stato lui infatti a dare vita il 10 dicembre 2005 ad una solenne seduta del consiglio comunale, aperta al pubblico e soprattutto ai giovani, sull'episodio dell'eccidio di Roccafinadamo, ma anche per ricordare i tanti caduti vittime civili della guerra. Fu quell'assise istituzionale a chiedere ufficialmente la medaglia al merito civile alla Città di Penne, ad una comunità che, tra la fine del 1943 e l'inizio del 1944, ha vissuto con sacrifici e ammirevole dignità umana le dolorose vicende di una guerra che aveva investito il territorio comunale. Un ringraziamento particolare va all'amico Luciano Gelsumino, attento e instancabile ricercatore di storie, immagini di luoghi e di personaggi della sua Penne. Fonte preziosa è stato il suo ricchissimo sito "L'Aria di Penne" dal quale ci ha fornito tanto materiale inedito e di grande valore storico.