Lingue strane. La crisi della grammatica «universale»
Questo libro prende in esame alcuni concetti chiave della grammatica tradizionale, ritenuti applicabili a tutte le lingue: predicazione, nome/verbo, soggetto/oggetto (agente/paziente), transitività, passivo, relazioni sintattiche, marche TAM. In realtà le ricerche compiute negli ultimi anni con la scoperta di lingue sempre più lontane dal nostro orizzonte mentale hanno ampiamente dimostrato l'inattendibilità di tali categorie al di fuori delle lingue indoeuropee, nonostante la pervicacia di alcuni teorici a riproporle e la pigrizia di molti ricercatori, che hanno seguitato ad usarle per semplice comodità, anche se con tutte le riserve del caso. Indubbiamente bisogna distinguere tra la linguistica teorica e quella descrittiva, che contraddice, talora macroscopicamente, la prima, ma spesso i problemi dell'una si riflettono nell'altra. La grammatica di una lingua non è la manifestazione (istanziazione) di categorie supposte universali, né rappresenta delle scelte compiute in un ambito, più o meno limitato, di possibilità date una volta per tutte.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa