Uscio paese degli orologi
Dalla sommità del Golfo Paradiso, Uscio, al crocevia delle antiche mulattiere fra il mare ed i monti, domina la valle del Recco offrendo panorami mozzafiato e scorci inediti. Runner e biker frequentano i suoi sentieri e le sue strade e sta aumentando la presenza di stranieri attratti dalla vicinanza della riviera, dai percorsi naturalistici e dalla bellezza del luogo. I ritrovamenti archeologici sul vicino monte Castellaro testimoniano come già nel Neolitico vi fossero insediamenti e commerci nell'alta Valle di Recco. Dai tempi degli antichi Liguri fu un fiorire di storia e storie di vita semplice ma genuina: ai Romani si deve forse il nome Aguxium, da Augustum, volgarizzato in Ausci. Grazie ai maestri orologiai Bisso (1758) e Terrile (1824) Uscio comincia a essere conosciuto in tutta la Liguria e oltre, per gli orologi da torre con i bianchi quadranti, i numeri romani che scandiscono la vita delle comunità e il lavoro dei campi, annunziano le gioie e i lutti, avvisano del pericolo e richiamano alla festa. Questa antica e nobile tradizione fa di Uscio, a pieno titolo, il paese degli orologi, appellativo di cui ancora oggi si fregia grazie alla ditta Roberto Trebino - esportatrice in tutto il mondo e fornitrice del Vaticano - e all'omonimo Museo dell'orologio da torre. Gli Itinerari si sviluppano in un contesto di rivalutazione e riscoperta delle antiche strade che collegavano il paese di Uscio alle cave di ardesia e ai paesi limitrofi. Vie ricche di storia in un ambiente naturalistico impareggiabile. Recentemente riattivati da Uscio Outdoor, i sentieri consentono la pratica di molte discipline come la mtb, l'equitazione, il trekking, il soft hair, la fotografia naturalistica, ed altro ancora. Strutturati con diversi livelli di difficoltà, sono praticabili sia dalle famiglie che dai più esperti e allenati sportivi. Infine va ricordato che la mitica "Via del Sale", 80 km da Varzi a Portofino, da percorrere in quattro tappe, prevede per la terza tappa un pernottamento a Uscio.