Bolo isterico
Leggere questo libro è come ritrovarsi proiettati dentro una pellicola cinematografica, a colori e in bianco e nero. Una telecamera puntata su di noi. Immagini vere e nel contempo sfumate nell'intreccio inspiegabile delle nostre esistenze, nella descrizione della voglia di rivalsa e d'amore nella vita. La macchina da presa dipinge parole oniriche sui fogli di questo romanzo, immagini riprese da luoghi impossibili, come uscire fuori dal proprio corpo per poi guardarsi nudi, dall'esterno. Un processo che avviene, paradossalmente, immergendosi negli abissi della propria interiorità, originando un contrasto che causa forti turbamenti nell'anima. Da qui il titolo "Bolo isterico", termine usato in psichiatria per definire il nodo alla gola che si genera durante un periodo di stress e forte ansia emotiva, elemento comune a quasi tutti i personaggi del romanzo. La narrazione segue lo sviluppo della storia amorosa che intercorre fra Damon, il protagonista, e Susan, la donna che ama. La loro relazione si aggroviglia in diversi nodi che vengono poi sciolti uno dopo l'altro dall'autore.