Argento vivo, l'Italbasket da Euro 2003 alle Olimpiadi 2004
Si parte con la rocambolesca tournée in Cina di una selezione ancora sperimentale, lungo la strada si prende il bronzo agli Europei del 2003 in Svezia, e poi si conquista l’argento alle Olimpiadi di Atene del 2004, finendo dietro solo all’Argentina di Manu Ginóbili. Si comincia tra lo scetticismo di tutti, finito il ciclo dei Myers e dei Fučka, e si arriva alla partita più bella mai giocata da una nostra Nazionale di basket. Il cammino degli azzurri di Carlo Recalcati, per tutti «Charlie», non è stato certo facile: il suo non era un gruppo di predestinati, ma un insieme di uomini in grado di ribaltare i pronostici, incarnando in maniera perfetta il concetto di squadra ed esaltando così ogni singola goccia di talento a disposizione. «In un paese come il nostro, in cui il secondo è il primo dei perdenti, l’Italbasket del 2004 è una clamorosa eccezione. Non è la squadra che ha perso la finale olimpica, ma è quella che ha vinto l’argento». A vent’anni da quell’impresa, Marco Gaetani incontra Gianluca Basile, Massimo Bulleri, Giacomo Galanda, Davide Lamma, Denis Marconato, Gianmarco Pozzecco, Rodolfo Rombaldoni, Matteo Soragna e Carlo Recalcati, ma anche Dino Meneghin e Flavio Tranquillo, e con il loro prezioso contributo racconta il biennio che ha portato la pallacanestro italiana a vivere il suo momento di maggiore gloria.