Quanto oro c'è in queste colline
Pervaso di elementi onirici, e sostenuto da un linguaggio contemporaneo, ipnotico, Quanto oro c’è in queste colline è uno straordinario romanzo d’avventura che riscrive il mito di fondazione della frontiera, toccando temi cruciali come la razza e l’immigrazione e altri più intimi come il genere e la perdita, e che segna l’ingresso di una nuova voce nella letteratura americana.«Il debutto più audace dell’anno… è un piacere scoprire un’autrice di tali proporzioni, capace di una prospettiva così originale e una visionarietà così feroce» - Observer«Un debutto impressionante... Vagoni traballanti, bettole di gioco d’azzardo, città polverose e loschi fuorilegge ne attraversano le pagine…Quanto oro c’è in queste colline rompe gli schemi raccontando la conquista del West come una favola sulla migrazione» - Sunday TimesBa è morto durante la notte, Ma è scomparsa da tempo. Lucy e Sam, dodici e undici anni, si ritrovano all’improvviso in fuga in una terra ostile. Al tramonto della febbre dell’oro, con il cadavere del padre sulle spalle, partono per un viaggio nel grande Ovest americano, segnato da ossa di bisonti e impronte di tigri misteriose, per dare degna sepoltura a Ba. Nel cammino incontreranno cercatori d’oro e speculatori, un sinistro cacciatore di pellicce, la proprietaria di un bordello, una ricca ragazza di città che offrirà loro aiuto ma solo alle sue condizioni. Nell’ombra del ricordo del padre violento, per cui nutrono sentimenti contrastanti, Lucy e Sam dovranno cercare la loro strada in mezzo a paesaggi brutali e incantati, anche a costo di separarsi, e scoprire a poco a poco i segreti del loro passato familiare insieme a quelli del loro paese, l’America.