Il mattino ha il nero in bocca. Una nuova indagine di Cora Ester Milano
Cora è svegliata all'alba da una concitata telefonata dell'amica e socia Carla Boni Maggiora Tedeschi che da qualche tempo si è ritirata in un residence in Toscana, tra Pontassieve e Arezzo. Il residence è una piccola comunità monastica gestita da suore laiche e si propone quale luogo di villeggiatura per persone nel fiore degli anni. Nonostante le perplessità degli amici, Carla subito dopo la prima ondata di Covid 19 ha deciso di trasferirvisi per rilassarsi. Purtroppo, ben presto si rende conto che sta succedendo qualcosa di poco chiaro: sia le ospiti sia le suore si ammalano di uno strano morbo che fa diventare la bocca nera. E ancora, alle ospiti vengono sequestrati i cellulari sì che non possano mettersi in contatto con amici e familiari. Introdottasi furtivamente in portineria per usare il telefono del residence, Carla chiede all'amica di intervenire in suo soccorso. E Cora non si fa pregare. Munita delle autorizzazioni necessarie in tempo di pandemia per spostarsi da Moncalieri, in Piemonte, alla volta della Toscana, varca i confini regionali con l'intenzione di riportare a casa sana e salva l'amica. Al suo arrivo al residence l'aspetta una situazione se possibile ancora più drammatica: le ospiti sono tutte rassegnate alla morte, il posto è invaso dai topi e il tuttofare ha già scavato una tomba per ognuno dei residenti nel piccolo cimitero. Romanzo che piega i canoni tipici del genere al servizio di una narrazione attenta alle dinamiche interpersonali.
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