Sak. Soren Aabye Kierkegaard. Una biografia
«Un giorno non solo i miei scritti, ma appunto la mia vita, l'intrigante segreto di tutto il macchinario, saranno studiati e ristudiati». Scrittore e credente, seduttore e martire, Søren Aabye Kierkegaard per primo ha costruito il suo mito. Dal peso della figura paterna, con la sua eredità di rigorismo religioso e soverchiante senso di colpa, alla storia d'amore con Regine Olsen, proseguita fino alla morte nel segno di una compiaciuta rinuncia; dal rifiuto dell'hegelismo, come di ogni altra corrente filosofica allora dominante, allo scontro frontale con la Chiesa danese e la sua fede formalista e addomesticata: il suo pensiero ostenta le fratture e gli slanci di una vita interiore che è stata un'intensa e drammatica avventura dello spirito. A partire da questo materiale incandescente e contraddittorio, Joakim Garff, uno dei maggiori studiosi del filosofo danese, ha voluto ricollocare Kierkegaard nel suo tempo e tentare una decifrazione nuova della sua esistenza, appassionata ma non apologetica. Modulando trasporto e ironia, alternando analisi filosofica e introspezione psicologica, ci restituisce la complessità di un uomo in balìa della sua opera e che vedeva se stesso ora come genio ora come semplice strumento nelle mani di Dio. Dai tormenti irrisolti del singolo prendeva così forma la violenza intransigente del suo pensiero, la sua universalità e persistenza che ne farà un involontario precursore dell'Esistenzialismo e, in generale, della sensibilità contemporanea. SAK, un evento di rilevanza globale alla sua prima uscita in Danimarca, è oggi considerata la biografia più importante su Kierkegaard e uno spartiacque per gli studi che lo riguardano.