Aldo Eluisi. Dagli Arditi del Popolo alle Fosse Ardeatine
Aldo Eluisi: ardito di guerra, legionario fiumano, tra i fondatori degli Arditi del Popolo a Roma e tra i primi a capire che contro il fascismo si deve combattere per le strade. Perseguitato politico dal '19, sopravvive a una spedizione punitiva e alle camicie nere che nel "biennio rosso" imperversano per i vicoli dei rioni popolari romani. Nel '43 è partigiano del Partito d'Azione. Una vita in prima linea. La storia di Eluisi è un romanzo d'avventura, ma anche di sofferenze familiari sottoproletarie: un primo figlio abortito, un secondo morto per mancanza di cure; le difficoltà dei perseguitati politici, esclusi dal lavoro dipendente, che lo spingono a mettersi in proprio come artigiano - e lui prima paga i suoi lavoranti e poi, se resta, porta il pane a casa. Aldo combatte. Per nove volte a Regina Coeli; la decima nel marzo '44, quando, torturato selvaggiamente, non parla se non per scherzare e tirar su d'animo i compagni di cella. Il 24 marzo 1944 è fucilato alle Fosse Ardeatine. Colmando un vuoto storiografico, Lorenzo Di Mitri ricostruisce per la prima volta una figura centrale dell'antifascismo e della Resistenza romana.
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