Fallimento

Fallimento

Wall Street e la Silicon Valley – i due mondi paralleli al centro di questo studio – propagano l'illusione che nell'era di un "flusso" ininterrotto la scarsità possa venire eliminata. Appadurai e Alexander rispondono con una teoria del fallimento abituale e strategico, prendendo in esame temi come il debito, la crisi, i divari digitali e la (dis)connettività. Muovendosi a cavallo tra l'obsolescenza programmata e la precarietà deliberata delle tecnologie digitali da un lato e, dall'altro, la logica di una Grande Recessione nella quale alcuni erano "troppo grandi per fallire", obiettano che il senso di fallimento è una dimensione reale, e produce sofferenze concrete. Eppure il fallimento non è una qualità autoevidente di progetti, istituzioni, tecnologie o vite, per cui è urgente procedere a un riesame innovativo delle condizioni che ci inducono a dimenticare una successione ininterrotta di crolli e avarie. Interrogando quei momenti di oblio, il libro propone un'originale teoria pluristratificata del fallimento, accompagnata da una teoria generale della mancata presa di coscienza, della memoria e dei nuovi sistemi di controllo in gestazione.
Disponibile in 5 giorni lavorativi Ordina libro

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

In un vicolo cieco
In un vicolo cieco

L. Maldera, Linda Castillo
Il burattino
Il burattino

J. Lenkowicz, Jim Nisbet
Cuore pirata
Cuore pirata

Kathleen McGregor
Senza traccia
Senza traccia

M. Nati, David Levien
Una giornata
Una giornata

Luigi Pirandello