La conservazione dei monumenti a Trieste, in Istria e in Dalmazia 1850-1950
Negli ultimi anni sono stati pubblicati numerosi studi sulla conservazione e il restauro del patrimonio artistico in Friuli Venezia Giulia. In tali ricerche una particolare attenzione è rivolta agli aspetti storici: quest'area, che tra la metà del XIX secolo e il 1950 appartenne all'Impero asburgico e al Regno d'Italia, fu infatti teatro di importanti eventi bellici e politici. Due fra i più avanzati sistemi europei per la tutela del patrimonio culturale si confrontarono in ambito regionale: la Zentralkommission di Vienna, attiva dal 1850, e la normativa italiana, erede degli antichi Stati preunitari. Di recente, i rapporti sviluppatisi con Croazia e Slovenia, anche nell'ambito della collaborazione europea, hanno evidenziato l'esigenza di allargare l'indagine sulla storia della tutela nel Nord-est d'Italia ai rispettivi territori, che con Trieste e Gorizia erano parte dell'Impero asburgico. Nelle giornate di studio su La conservazione dei monumenti a Trieste, in Istria e in Dalmazia tenutesi a Trieste nel maggio 2018, i cui atti sono qui raccolti, ricercatori italiani, sloveni, croati e austriaci si sono confrontati sui metodi impiegati per la conservazione dei monumenti artistici in questi territori, che se in passato furono caratterizzati da modelli culturali simili, nel XX secolo gestirono invece il proprio patrimonio con differenti ideologie e strumenti di tutela.