La grande stagione
«Non è ancora estate, ma dalla qualità della luce si capisce che è proprio in questo punto del pianeta e dell'Egeo, in questa parte dell'arcipelago che l'ultimo velo è sfilato. Lo spettro luminoso si irradia ancora più nitido, aurorale, la luce riesce a farsi strada anche nello spessore degli oggetti, rivelandone una trasparenza, un'interiorità che non avevo ancora visto.»«Un libro che è un omaggio alle città, alla giovinezza e al cambiamento. E anche alla musica» – Read and Play«Una scrittura definita, puntuale, cesellata» – Il Corriere Romagna«Da una parte c'è l'incipit del romanzo e l'introduzione del tema principale, "lento ma non troppo"; dall'altra la vita prende il sopravvento in una rumba scatenata... Una voce già matura, autorevole, nonostante questo sia il suo esordio nel romanzo» – Piego di Libri«Merita di essere assaporato senza fretta, capitolo dopo capitolo» – L'Unità /Articolo21La laurea a quasi trent'anni sigla la fine della stagione universitaria di Livio, ma Bologna sembra volerlo trattenere, generosa più che mai di incontri e di avventure notturne. Al primo contratto di lavoro segue un trasferimento, un periodo febbrile a Parigi e, dopo una brusca interruzione, la partenza verso un'isola defilata delle Cicladi. L'erotismo vissuto con amiche o compagne di una notte detta il tempo della vicenda, alternandosi ai ricordi e alla ricerca della causa dell'incidente di volo nel quale Livio da bambino ha perso il padre pilota. Insieme alle ragazze, protagonisti del romanzo sono i luoghi, raccontati attraverso una scrittura lucida e prospettive limpide, quasi fotografiche: Bologna, l'Adriatico, Parigi e "K", la minuscola isola nell'Egeo dove Livio è di nuovo pervaso da un'esaltante fiducia nel futuro, in una nuova grande stagione. Un romanzo di esordio incalzante e magnetico.
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