Il sogno della casa comune. Riflessioni di un vecchio teologo e pensatore
Il capitalismo globalizzato, con la sua accumulazione frenetica di profitti, sta avvelenando la Terra e impoverendo gran parte della popolazione. Sono in troppi gli uomini costretti a vivere sotto la soglia della povertà e troppo pochi i detentori delle ricchezze, ma nemmeno questi ultimi potranno salvarsi dalla distruzione del pianeta. Leonardo Boff, uno dei pionieri della Teologia della liberazione, lancia il suo appello: è più urgente che mai cambiare direzione e ricominciare a prenderci cura della nostra Casa comune. L’essere umano deve riscoprire il valore dell’umiltà e iniziare a considerarsi una parte di un progetto più grande. Non più dominatore della Terra, ma suo guardiano e custode. Soprattutto, se spera di sopravvivere, deve imparare a cogliere le richieste di aiuto che la natura gli manda. Le parole di Boff sono semi da coltivare per un futuro differente. Ascoltandole, l’umanità può salvarsi dalla furia distruttrice che ha contribuito a scatenare e può rendere nuovamente il pianeta un luogo sicuro, fertile e abitabile per tutte le specie.