La porta di Parmenide
Come è cambiata la città e dove è finita la libertà? Fuori dalla logica di inclusione, esclusione, reclusione, l'autore parla della libertà come declusione, nel senso di un'apertura continua del cerchio della Città. II libro attraversa le immagini della Porta della Giustizia di Parmenide e quella della Legge di Kafka, arrivando alla Porta Carraia di Nietzsche. Nel corso del racconto avviene un "fantastico incontro" tra i filosofi che convengono con Kant nella valle dei templi di Paestum, tra le voci di una scolaresca in visita agli scavi e ricordi di persone detenute in carcere. Sullo sfondo è il mare, coi volti dei migranti che arrivano sulle coste dove un tempo approdarono i fondatori delle città di Elea, Crotone, Reggio, Taranto ... Parmenide stesso veniva da una famiglia di profughi focesi, dalla Ionia. II libro si conclude immaginando un corteo di filosofi migranti sulla via del cerchio della verità per una cittadinanza senza nazione.
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