La panchina immaginaria. Anziani e contenti?
In tempo di pandemia anche una comoda poltrona davanti al computer può diventare una panchina immaginaria su cui fermarsi per riflettere sulla propria vita senza smettere di dialogare con gli altri. Questo è quanto ha deciso di fare l’autrice di questo libro, che non ha timore di definirsi “vecchia” poiché sostiene che se non si immedesimasse nello spirito della sua età ne trarrebbe soltanto svantaggi. Nel ribadire che lamentarsi e autoescludersi non serve a niente, Rita Cerri affida, con ironia e modernità, prima a Facebook e poi a queste pagine, sprazzi della sua movimentata esistenza. Le sue osservazioni spaziano con divertimento fino a trascolorare in parole molto serie quando illustrano la necessità della partecipazione sociale per combattere i tanti soprusi ancora esistenti nei confronti degli anziani. Cede all’abbraccio delle nuove tecnologie, anche per richiamare alla memoria i tanti libri accumulati e letti negli anni, per riviverli e da loro trarre l’aiuto necessario a essere coraggiosamente autentica e connessa con il mondo che la circonda.
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