I giorni della Fenice
Elena Cicalini riesce a cogliere i propri stati emotivi come il dolore per una perdita, il senso abbandonico dell'esistenza, la passione e la fuga da se stessi per poter poi affrontare in modo decisivo la verità che ognuno di noi cela dentro di sé. Non è semplice affrontare i propri demoni interiori, dargli spazio e farli emergere con una consapevolezza tale che ci lascia sorpresi e meravigliati per l'intensità donataci da una versificazione musicale e al tempo stesso oggettiva, realistica. Non c'è indulgenza o rassegnazione, ma un tentativo costante, vicino alla ribellione, di dare voce a tutto ciò che preme e ha bisogno di uscire, anche quando fa male.
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