Osicran o dell'Antinarciso
«Osicran o dell'Antinarciso» di Saverio Bafaro rappresenta un "percorso iniziatico" dal buio alla luce, dalla mortificazione alla vivificazione. Questo percorso è caratterizzato da una costante, altalenante e perpetua ricerca di equilibrio tra eccessiva presenza ed eccessiva assenza dell'essere umano posto di fronte a sé stesso. Il corpus poetico di questo libro propone, dunque, una visione sovvertita, inavvertita, capovolta, compensata della deriva narcisistica nella quale sembra affondare il mondo. "Osicran" è personificazione e incorporamento dell'Antinarciso, giunto sottopelle a controbilanciare l'unilateralità dell'arci-protagonismo dell'Io. Vissuti autobiografici, epifanie del mito e sue riattualizzazioni interagiscono e si intrecciano tra di loro, con il fine auspicato e auspicabile di una catarsi, per fermarsi a riflettere sul "Fare poesia" e, da questo microcosmo, allargare ai vissuti dell'umanità tutta.