Codice del lavoro. Disciplina del rapporto di lavoro subordinato privato. Con CD-ROM
Questi saranno ricordati come gli anni in cui il diritto del lavoro ha occupato il centro della scena, giuridica e mediatica, del nostro Paese. fra le tante riforme discusse e annunciate è stata quella del sistema giuslavoristico a giungere a compimento, o quasi, con un percorso inaugurato nel 2012 e, al momento di scrivere, ancora in atto. Era dai primi anni 2000 che non si assisteva a un tentativo tanto ampio di riforma. Gli interventi dei decreti raccolti sotto la delega cosiddetta "Jobs Act" e di altri provvedimenti coevi toccano ambiti diversi e variegati: dai licenziamenti individuali agli ammortizzatori sociali, dall'equilibrio vita-lavoro al riordino dei contratti. Alcuni decreti sono in vigore, altri sono in arrivo, altri ancora sono solo annunciati dalla delega. Quel che è certo è che comincia ufficialmente, nel 2015, un periodo di transizione per il diritto del lavoro italiano: transizione tra istituti, regole e idee di fondo del sistema. Oggi i lavoratori hanno trattamenti diversi a seconda dei tipi contrattuali, delle date di assunzione, dell'anzianità e, a volte, delle interpretazioni. Sarà così ancora per qualche anno. Dopo, speriamo, il quadro assumerà quella coerenza e quella linearità che da troppo tempo mancano in ambito giuslavoristico. Il 2015 è, in qualche modo, una scommessa per il diritto del lavoro. Le disposizioni di legge raccolte in questo codice sono, insieme alle interpretazioni e alle norme regolamentari, il segno del percorso fatto finora.
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