Smart city. Sostenibilità, efficienza e governance partecipata. Parole d'ordine per le città del futuro
L'Onu calcola che nel 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane. Ma, già oggi, la popolazione che vive in un contesto di questo genere consuma circa il 75 per cento dell'energia mondiale con risultati immaginabili per l'ambiente circostante e per le fasce di popolazione fuori dalle città. L'evoluzione verso una dimensione "smart" delle città, quindi, diventa oltre che una soluzione al passo con i tempi, una necessità. Una visione che sia il più possibile aggregante, non elitaria e soprattutto sostenibile. Nelle pagine di questo volume cercheremo allora di indagare come le città si stanno organizzando per fornire risposte intelligenti ai bisogni della comunità. Partiremo dal contesto italiano dove il concetto stesso di smart city comincia lentamente ad interessare i decisori, locali e nazionali, anche se nel Belpaese solo un cittadino su cinque ne conosce il significato. Qualcosa però si muove. Alcuni provvedimenti recenti fanno ben sperare. I bandi del ministero dell'Istruzione (finanziati circa 920milioni di euro), il Piano Città (2mld di euro circa) e l'Osservatorio nazionale dell'Arici, che punta a diventare capofila tra i Comuni per un'azione sistemica e coordinata, sono occasioni che se ben sfruttate possono rappresentare un trampolino di lancio. Inoltre cominciano a prendere piede giornate di studio e approfondimento come il recente Smart City Exhibition 2012 che a Bologna ha scattato, tra l'altro, la fotografia sul livello "smart" dei capoluoghi di provincia italiani.
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